«Non sprecate parole… i pagani credono di venire ascoltati a forza di parole». Invece, noi cristiani, sappiamo che il Padre ci ascolta, ci conosce, ci ama.
La parola «Padre» viene ripetuta tante volte. L’amore di Dio Padre, per tutte le sue creature, è un grande insegnamento di Gesù. Ed ora ci educa a parlare con Dio: «pregate così: Padre nostro».
Siamo alla chiave di volta del discorso della montagna, discorso incominciato con le beatitudini, per una società capovolta per Dio, mettendo al primo posto i sofferenti per il bene. Ha continuato poi con le reinterpretazioni della legge, approfondite da Gesù fino al cuore stesso della volontà di Dio. Adesso, il comandamento di Gesù è: «pregate così».
L’altro ieri ci sembrava che Gesù ci chiedesse cose impossibili; tutte le sue indicazioni erano molto esigenti: richiedevano da noi un amore immenso, come quello di Dio. E noi ci chiedevamo come fosse possibile tutto questo.
Ecco la risposta: nel cuore del discorso della montagna, nel cuore del messaggio di Gesù, c’è la preghiera, c’è il rapporto fiducioso con Dio Padre e Madre, c’è la consapevolezza che è Lui che lavora in noi.
Nel Padre nostro chiediamo che il suo regno venga, che arrivi il compimento della volontà di Dio. La sua volontà la conosciamo: la società umana sia come lui l’ha sognata, il regno dell’amore totale, della donazione totale, del perdono totale.
In questo discorso che sembra molto moralistico, con tante norme difficili da compiere, in realtà tutto si riassume nella prossimità con Dio e nel perdono. Il Padre nostro è composto da petizioni; noi chiediamo a Dio tante cose: tutti riconoscano il suo amore, tutti costruiscano il suo regno, non ci manchi il pane di oggi (e di domani? Non vi preoccupate, ogni giorno ha il suo affanno), che sia perdonato il nostro peccato (perché già sappiamo che il nostro percorso avrà bisogno di correzioni), che ci liberi dal pericolo e dal male.
Nel Padre nostro c’è soltanto un comandamento: perdonare. Tutte le altre richieste di Gesù si sintetizzano in questa: essere capaci di perdonare nella consapevolezza che noi siamo stati già molto perdonati.