Nel capitolo 10 del suo Vangelo, Matteo presenta il discorso missionario di Gesù. In esso raccoglie diversi insegnamenti sulla missione, alcuni detti da Gesù stesso e altri riflettuti poi dalle prime comunità. Il tema è la missione della Chiesa, dei discepoli e discepole, inviati nel mondo per continuare l’opera di Gesù.
Il frammento che oggi la liturgia ci offre comincia col sottolineare il movimento: «strada facendo, predicate…»; non possiamo fermarci né aspettare che vengano da noi. La prima indicazione di Gesù è: «mettetevi in cammino». Quante volte sentiamo dire, o noi stessi diciamo, che la gente non viene più in chiesa, che ci hanno abbandonato, che noi li aspettiamo a braccia aperte, ma loro non vengono… Forse è tempo per noi di lasciare le nostre chiese, lo spazio dove ci troviamo tranquilli e sicuri e di andare incontro alla gente. Dio continua a lavorare nel loro cuore. Nel mondo c’è tanta sete di Dio, di felicità, di pienezza e Gesù ci invia a saziare la fame di infinito dei suoi figli.
«Predicate – continua il testo di oggi – dicendo che il regno dei cieli è vicino». Ci tocca proclamare un messaggio di gioia, accoglienza, salvezza, giustizia e solidarietà. Il regno di Dio è vicino, è alle porte, preparate il vostro cuore per riceverlo. Il regno dell’amore del Padre è arrivato e comincia a spuntare nei miracoli che Dio fa tramite le nostre mani. Miracoli piccoli e nascosti, non appariscenti, ma veri e propri segni di vita nuova: il sorriso, il sollievo della sofferenza, la compagnia a chi vive in solitudine, l’educazione agli ignoranti, la speranza agli sfiduciati, la scoperta di Dio nella comunità, nei sacramenti, nella Bibbia. Le nostre attività di ogni giorno sono i miracoli che Dio continua ad operare nel mondo, sono la realizzazione del suo Regno che ormai nessuno può fermare.